Mercati – Europa resta debole a metà seduta con Piazza Affari -0,4%

Le borse europee restano deboli a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in rialzo.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 35.937 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex35 di Madrid (-0,4%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).

Cresce l’attesa per la BCE che, oggi pomeriggio, secondo le previsioni, annuncerà un nuovo taglio ai tassi da 25 punti base. L’attenzione si sposterà poi sulla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde.

Gli investitori stanno intanto metabolizzando le parole del numero uno della Fed, Jerome Powell, che ha ribadito come i dazi Usa siano maggiori di quanto gli esperti si aspettassero e che porteranno a un rallentamento dell’economia e a un aumento dell’inflazione. La banca centrale dovrà attendere ancora prima di decidere se tagliare i tassi con rischio di far accelerare l’inflazione o se mantenere quelli attuali.

In tale contesto, il sentiment beneficia comunque dei segnali positivi arrivati nel frattempo dai primi colloqui tra Stati Uniti e Giappone. Trattative che stanno alimentando l’ottimismo sul raggiungimento di accordi che eviterebbero tariffe più elevate nei confronti dei partner americani.

Dall’agenda macro, a marzo, i prezzi alla produzione in Germania sono calati dello 0,7% su base mensile, sotto il -0,1% delle attese e dopo il -0,2% di febbraio. Su base annua hanno evidenziato una flessione dello 0,2%, a fronte del +0,4% del consensus e del +0,7% del mese precedente.

Attese, nel pomeriggio, dagli USA, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,137 mentre il cambio dollaro/yen sale a 142,8. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,9%) a 66,4 dollari al barile e il Wti (+1%) a 63,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund oscilla a 119 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,72%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Amplifon (+0,7%), seguita da Nexi, Fineco e Cucinelli (tutte a +0,4%), quest’ultima all’indomani dei conti; scivola in coda Banca Mediolanum (-1,9%), preceduta da Iveco e Moncler (entrambe -1,7%), quest’ultima dopo i risultati.