Mercati – Avvio sottotono per l’Europa, Milano (-1,2%) in coda con stacco cedole

Avvio sottotono per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,2% a 35.548 punti, preceduto da Ibex35 di Madrid (-0,7%), Cac 40 di Parigi (-0,5%), Dax di Francoforte (-0,5%) e Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Sul sentiment pesano ancora le incertezze legate ai negoziati sui dazi e le preoccupazioni sulla crescita degli Stati Uniti.

Il primo ministro Ishiba ha dichiarato che il Giappone non continuerà a cedere alle richieste degli Usa per raggiungere un accordo sulle tariffe.

Gli Stati Uniti hanno intanto affermato di aver compiuto ” progressi significativi ” verso un’intesa commerciale bilaterale a seguito dei colloqui tra il vicepresidente J.D. Vance e il premier indiano Narendra Modi.

Parallelamente, gli investitori stanno valutando gli attacchi di Trump alla Fed, con Jerome Powell accusato di non tagliare i tassi di interesse.

Inoltre resta l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali in attesa dei risultati, tra le altre, di Tesla e Alphabet in calendario questa settimana.

Dall’agenda macro odierna, occhi nel pomeriggio, nell’Eurozona, sulla fiducia dei consumatori e, negli USA, sull’Indice manifatturiero Fed Richmond, entrambi di aprile.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,15 e il cambio dollaro/yen a 140,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 67,0 dollari al barile e il Wti (+1,3%) a 63,2  dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 118 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,64%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stellantis (+2,2%) che lancerà un progetto di assemblaggio in Malesia con la cinese Leapmotor, Campari (+1,1%), con entrambe le big nel giorno dello stacco cedola, e Inwit (+0,8%); in coda Prysmian (-1,9%) frenata dallo stacco dividendo, Buzzi (-1,7%) e Banco Bpm (-1,4%) dopo che venerdì il consiglio de ministri ha dato il via libera con prescrizioni all’ops di Unicredit.