Nel primo trimestre 2025 Eni ha riportato un EBIT proforma adjusted pari a €3,7 mld, in aumentato di circa il 36% su base sequenziale in uno scenario di riferimento simile, grazie alla performance della E&P, al solido contributo di GGP e al costante miglioramento di Enilive e Plenitude. Nel confronto con il primo trimestre 2024, l’EBIT evidenzia un calo dell’11% dovuto alla flessione di circa il 10% del prezzo del petrolio Brent.
L’Utile netto adjusted si è attestato a €1,4 mld.
Nel trimestre E&P ha conseguito un EBIT proforma adjusted di €3,3 mld, in aumento di circa il 20% su base sequenziale per effetto del maggior contributo di Paesi con produzioni più profittevoli e dei generalizzati minori costi.
GGP ha ottenuto l’EBIT proforma adjusted di €310 mln, grazie alla massimizzazione del valore del portafoglio gas/GNL.
L’EBIT proforma adjusted di Enilive pari a €95 mln, è quasi raddoppiato su base sequenziale, sostenuto dal maggiore contributo delle attività retail; in riduzione rispetto al 2024 a causa dei minori margini dei biocarburanti.
Plenitude ha conseguito l’EBIT proforma adjusted di €241 mln, in linea con il 2024.
L’EBITDA proforma adjusted di Enilive è stato pari a €0,17 mld e di €0,36 mld per Plenitude.
L’attività di raffinazione ha chiuso con una perdita proforma adjusted di €91 mln, peggiorando il confronto sia rispetto al primo trimestre 2024 sia su base sequenziale, per effetto del continuo deterioramento dei margini.
L’attività della chimica registra la perdita di €0,24 mld a causa della prolungata debolezza del settore europeo dovuto alla minore domanda e alla pressione sui margini da parte di operatori con posizioni di costo più vantaggiose.
Il flusso di cassa adjusted prima dei movimenti del circolante ammonta a €3,4 mld, superiore ai fabbisogni per gli investimenti lordi di €1,9 mld. Il free cash flow organico di €1,5 mld e gli incassi netti da dismissione di circa €3 mld, relativi principalmente all’investimento del 25% di KKR in Enilive, hanno consentito di remunerare gli azionisti con €1,2 mld (inclusa la terza tranche del dividendo 2024 di €0,76 mld) e di ridurre l’indebitamento finanziario netto di circa €1,8 mld a €10,3 mld vs fine 2024.
In risposta ai rischi macroeconomici e alle incertezze sui dazi commerciali, la società guidata da Claudio Descalzi ottimizza i piani di spesa per il 2025 e farà ricorso alle leve di portafoglio. Le azioni di mitigazione relative agli investimenti, portafoglio, costi e altre iniziative di cassa sono previste compensare oltre €2 mld di effetti negativi dello scenario.
Gli investimenti lordi per il 2025 sono stati rivisti al di sotto di €8,5 mld rispetto a una previsione iniziale di €9 mld. Gli investimenti al netto delle dismissioni sono attesi inferiori a €6 mld rispetto a una stima iniziale compresa tra €6,5-7 mld.
Assumendo lo scenario aggiornato di 65 $/bbl per il prezzo del petrolio Brent, 40 €/MWh per il prezzo spot del gas al TTF, 3,5 $/bbl per il margine di raffinazione Eni SERM e un tasso di cambio EUR vs USD pari a 1,1, il CFFO adjusted di Gruppo è ora atteso a €11 mld, un risultato migliore di quanto implicherebbe la variazione dei parametri di scenario.
La produzione di idrocarburi è attesa ancora a 1,7 mln boe/g allo scenario Brent di 65 $/bbl.
L’EBIT proforma adjusted di GGP è confermato a €0,8 mld, in incremento a oltre €1 mld in caso di esito positivo delle negoziazioni e di un favorevole scenario di riferimento.
Per Enilive e Plenitude: l’EBITDA proforma adjusted è atteso rispettivamente pari a €1 mld e oltre €1,1 mld; mentre, a fine 2025, la capacità installata da fonti rinnovabili attesa oltre 5,5 GW (100% Plenitude); capacità di lavorazione delle bioraffinerie attesa a 1,65 MTPA, a cui si aggiunge circa 1 MTPA in costruzione.
Il rapporto d’indebitamento è atteso nell’intervallo 0,15 – 0,2.
In attesa dell’approvazione dell’Assemblea degli azionisti del prossimo 14 maggio, il management conferma l’incremento del 5% del dividendo di competenza dell’esercizio 2025 a €1,05 per azione, da distribuirsi in quattro tranche, e l’avvio del programma di riacquisto di azioni da €1,5 mld.
La quarta tranche del dividendo 2024 pari a €0,25 per azione sarà in pagamento il 21 maggio 2025.