Prevista partenza contrastata per le principali borse europee.
Altra chiusura ieri deciso rialzo a Wall Street con il Nasdaq a +2,5%, l’S&P500 a +1,7% e il Dow Jones a +1,1%.
Sui mercati asiatici, Tokyo guadagna lo 0,6%, Shanghai lo 0,1% mentre Hong Kong cede l’1,1%.
Gli investitori tornano cauti dopo i segnali contrastanti provenienti dall’amministrazione Trump sui dazi contro la Cina.
A frenare l’ottimismo delle ultime sedute, sono le parole del Segretario al Tesoro Usa Scott Bessent che ha espresso dubbi su una risoluzione tempestiva della guerra commerciale con Pechino precisando che Trump non si è offerto di rimuovere unilateralmente i dazi statunitensi sulla Cina e che un completo riequilibrio degli scambi commerciali potrebbe richiedere dai due ai tre anni.
Trump ha fatto sapere che nel giro di due-tre settimane, gli Usa stabiliranno i dazi per la Cina e starebbe valutando se ridurre alcuni tariffe che colpiscono l’industria automobilistica e che, secondo i dirigenti delle settore, potrebbero infliggere un duro colpo a profitti e posti di lavoro.
Infine, il presidente Usa ha riferito che si sta lavorando a un accordo commerciale con il Canada avvertendo tuttavia che i dazi al 25% sulle auto importate dal Paese potrebbero salire.
Dall’agenda macro, occhi stamane, in Francia, sulla fiducia dei consumatori e, in Germania, sull’Indice IFO, entrambi di aprile; nel pomeriggio, attesi dagli USA, gli ordini beni durevoli di marzo e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
A Piazza Affari, riflettori su Eni, Stm e Saipem dopo i conti, e su Banco Bpm il cui cda di riunisce oggi per approvare il “comunicato dell’emittente” in cui esprimerà la propria valutazione sull’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Unicredit.
Pirelli e CTS, operatore indipendente specializzato nel retail e nei servizi nel mondo dei pneumatici attivo in Nord Europa, hanno siglato un accordo preliminare per una partnership strategica a lungo termine.