Wall Street rimbalza per il secondo giorno consecutivo e traina il recupero delle piazze di tutto il mondo mentre Donald Trump fa un passo indietro rispetto ai commenti di inizio settimana su Jerome Powell e sulla Fed.
Così l’S&P500 archivia la giornata a +1,67%, il Dow Jones a +1,07% e il Nasdaq a +2,5%.
I mercati ritrovano un po’ di pace dopo le parole del presidente americano che ha scritto sul suo social Truth che non intende licenziare il capo della Fed Jerome Powell.
Secondo gli analisti Donald Trump potrebbe essersi reso conto che la figura di Powell da stabilità e credibilità agli Usa. A detta di alcuni però è una mossa calcolata per avere un capro espiatorio qualora l’economia dovesse crollare.
Infatti a inizio settimana l’inquilino della Casa Bianca aveva chiamato il presidente della Fed “un perdente che non sa fare il suo lavoro”. Un insulto dovuto al fatto che secondo Trump la Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse per contrastare la politica sui dazi.
Una mossa che però Powell è restio a fare per il rischio di stagflazione, cioè l’aumento dell’inflazione in un periodo di stagnazione o recessione.
I mercati hanno avuto un ulteriore spinta dopo che Donald Trump ha detto che i dazi sulle importazioni cinesi potrebbero essere ridotti dal 145% attuale.
Gli ultimi commenti del presidente hanno alleviato le tensioni anche sui treasury, sintomo che gli investitori sono ancora disposti a fidarsi della prima economia mondiale qualora ritrovasse una via più lineare per raggiungere i propri obiettivi.
Tornando all’azionario la seduta è stata guidata ancora dalle Big Tech.
Nvidia ha chiuso a +3,9% nel tentativo di recuperare le forti perdite della settimana, dopo aver comunicato che i mancati ricavi del mercato cinese potrebbero arrivare a 5,5 miliardi di dollari.
Il rimbalzo dei tech ha influenzato anche tutte quelle società che fanno parte della filiera.
Verting Holding, che fornisce servizi infrastrutturali ai data center, ha chiuso a +8,5% dopo aver chiuso l’ultimo trimestre con ricavi superiori alle attese.
Balza anche Tesla del 5,4% dopo che Elon Musk ha comunicato che spenderà meno tempo a Washington e più tempo alla guida delle sue aziende.
Passando alle materie prime il Brent chiude in forte calo a -1,96% a 66,12 dollari al barile. Più deciso il calo del Wti a -3,13% a 62,3 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro ritraccia e chiude a -2,69% a 3327,52 dollari l’oncia. Positivo invece l’argento a +2,15% a 33,61 dollari l’oncia.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,13 e il dollaro/yen scende a 142,9.