Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di venerdì scorso a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen scambiano rispettivamente -0,1% e -0,8%, denaro su Hong Kong (+0,2%). Fa meglio il Giappone con Nikkei a +0,5% e Topix a +1,0%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,1%, l’S&P500 a +0,7% e il Nasdaq a +1,3%.
Il sentiment resta condizionato dal persistere delle incertezze legate alla tensione commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina.
Il Segretario Usa Scott Bessent ieri ha contraddetto le precedenti dichiarazioni del presidente Donald Trump, affermando di non essere a conoscenza di negoziati in corso con la Cina sui dazi e di non sapere se Trump avesse recentemente comunicato con il presidente cinese. Anche Pechino ha negato che siano in corso trattative.
Intanto gli operatori attendono la riunione di politica monetaria della Banca del Giappone, che dovrebbe mantenere i tassi d’interesse invariati il 1° maggio. Il vice ministro delle Finanze giapponese per gli affari internazionali, Atsushi Mimura, ha smentito la notizia riportata dai media secondo cui il Segretario al Tesoro americano, Bessent, avrebbe detto al suo omologo giapponese, durante un incontro bilaterale a Washington, che un dollaro debole e uno yen forte sono auspicabili.
Tornando all’equity, il titolo Toyota Motor è balzato di oltre 4% dopo avere annunciato di stare valutando l’acquisizione del suo principale fornitore di componenti per auto, Toyota Industries. Secondo quanto riportato da Bloomberg venerdì, la proposta valuta Toyota Industries 42 miliardi di dollari.
Sabato Toyota ha confermato in un documento depositato presso la Borsa di Tokyo di stare esplorando diverse possibilità, tra cui un investimento parziale in Toyota Industries. Quest’ultima ha confermato di aver ricevuto alcune proposte per un’eventuale privatizzazione tramite una società veicolo, ma ha negato di aver ricevuto un’offerta di acquisizione da parte del presidente di Toyota o del gruppo automobilistico.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,135 mentre il cambio dollaro/yen sale a 143,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 66,0 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 63,3 dollari al barile.