Le borse europee proseguono in territorio positivo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 37.532 punti, in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e preceduti dall’Ibex35 di Madrid (+0,7%), al Cac 40 di Parigi (+0,8%) e il Dax di Francoforte (+0,8%).
Il focus resta sulle questioni geopolitiche con Zelenskiy che spera in una “pace affidabile e duratura” in scia all’incontro a tu per tu con Trump, il quale ha, in seguito, messo in dubbio la reale volontà di Putin di porre fine alla guerra in Ucraina.
Occhi anche sugli sviluppi nei negoziati, dopo che il presidente Usa ha dichiarato improbabile un ulteriore rinvio dei dazi più elevati.
Il Segretario al Tesoro statunitense Bessent ha affermato che l’amministrazione sta lavorando ad accordi commerciali bilaterali con 17 partner chiave, esclusa la Cina, e ribadito la tesi secondo cui Pechino sarà costretta a sedersi al tavolo delle trattative perché non in grado di sostenere le tariffe del 145% imposte dagli Usa.
Infine, rimangono monitorate le indicazioni che arriveranno questa settimana da una serie di importanti appuntamenti quali la decisione sui tassi giapponesi, il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti, il PIL e l’inflazione di alcuni paesi, oltre che le trimestrali di quattro delle “Magnifiche Sette” ovvero Microsoft, Apple, Meta Platforms e Amazon.
Scarna invece l’agenda macro odierna in attesa, nel pomeriggio, dagli Usa, del solo Indice manifatturiero Fed Dallas di aprile.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,135 mentre il cambio dollaro/yen scende a 143,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 65,5 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 62,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund è stabile a 111 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,62%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Interpump (+3,1%), Campari (+2,6%), MPS (+2,2%) e Bper (+2%); vendite soprattutto su Generali (-2,4%), dopo che Mediobanca ha lanciato una OPS sul 100% di Banca Generali per 6,3 miliardi. Oggi una riunione del Cda di Banca Generali per una prima analisi dell’offerta. Precedono Prysmian, Leonardo e Buzzi (tutte e tre a -0,5%).