La relazione finanziaria, su proposta dall’amministratore delegato Andrea Casaluci, contiene l’informativa secondo cui, “a seguito dell’emanazione del DPCM Golden Power, è venuto meno il controllo di MPI Italy (e, per l’effetto, di Sinochem) su Pirelli ai sensi dell’IFRS 10. Al contempo Pirelli non risulta, ai sensi del predetto principio contabile, sottoposta al controllo di alcun soggetto”.
“La verifica della sussistenza del controllo in capo al gruppo Sinochem attraverso Marco Polo Italy (MPI Italy) era stata sollevata dal collegio sindacale e dal management a seguito dell’emanazione del DPCM Golden Power e il tema è stato approfondito con l’ausilio di società di revisione e primari studi legali. La decisione è stata assunta anche in ottemperanza del provvedimento di Consob che aveva rimandato al Cda una valutazione in merito da condursi in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 10. I consiglieri che hanno espresso voto contrario o l’astensione al bilancio hanno motivato il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli ai sensi dell’IFRS 10, non condividendone le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale fra Camfin e Cnrc/MPI Italy è ancora in vigore e che pertanto, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell’art 93 del TUF”.
Il management ricorda che “la decisione in ordine all’assenza del controllo da parte del socio Sinochem rappresenta un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi negli Usa, mercato chiave nel segmento dei pneumatici High Value e di sviluppo e diffusione della tecnologia Cyber Tyre. Il management ha pertanto ribadito che continuerà nel dialogo con i principali soci per allineare la governance di Pirelli alle normative americane, in particolare quella legata ai veicoli connessi, nell’interesse della società e di tutti i suoi stakeholders”.