Seduta poco mossa per le principali borse asiatiche, orfane del Giappone fermo per festività e dopo la chiusura perlopiù in leggero rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano entrambe flat, in linea a Hong Kong (flat).
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,3%, l’S&P500 a +0,1% e il Nasdaq a -0,1%.
Resta l’attenzione sui rapporti geopolitici con Trump che intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino con altri da lui imposti e alleggerendo alcune tariffe sui componenti esteri impiegati per la produzione di veicoli negli Usa.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha intanto dichiarato che spetta a Pechino fare il primo passo per allentare le tensioni sui dazi.
In tale contesto, pesano le dichiarazioni provenienti dalla Cina dove il Quotidiano del Popolo, giornale di punta del Partito Comunista del paese, ha commentato che gli Stati Uniti dovrebbero interrompere la loro azione illecita di imporre dazi. Il Ministro degli Esteri Wang Yi ha affermato che se le nazioni scelgono di rimanere in silenzio, scendere a compromessi e ritirarsi, ciò porterà solo a ulteriori progressi da parte dei prepotenti.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,139 mentre il cambio dollaro/yen sale a 142,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,9%) a 64,2 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 61,5 dollari al barile.