Mercati – Chiusura perlopiù positiva per gli eurolistini, Milano -0,7%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 37.605 punti (-0,7%) in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-1,0%). Chiudono sopra la pari il CAC 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il DAX di Francoforte (+0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,5%.

A pesare sul sentiment è soprattutto la prima lettura preliminare del PIL annualizzato statunitense che, nel primo trimestre 2025, ha virato a -0,3% su base trimestrale, peggiorando, più delle attese (+0,2%), dal +2,4% del quarto trimestre 2024.

L’economia americana si contrae pertanto per la prima volta dal 2022 con il balzo delle importazioni per evitare i dazi e una più debole spesa dei consumatori, dinamiche che alimentano i timori per un ulteriore rallentamento dovuto alla guerra commerciale.

Trump ha commentato questi dati affermando che il calo del Pil statunitense è “la coda” della presidenza Biden, ma l’economia statunitense avrà “un boom”, solo che “ci vorrà un po’ di tempo”.

Sempre negli Stati Uniti, la stima ADP ha evidenziato, ad aprile, 62mila nuovi posti di lavoro, in calo, ben oltre le attese (114mila unità), dalle 147mila unità del mese precedente (riviste da 155mila).

Nella settimana al 25 aprile l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, è calato del 4,2%, dopo il -12,7% della settimana precedente.

Nel Vecchio Continente, la prima stima del Pil dell’Eurozona nel primo trimestre 2025 è cresciuta dello 0,4% su base trimestrale, al di sopra del +0,2% delle attese e del 4Q24. Su base annua, l’aumento è stato dell’1,2%, in linea con il 4Q24, rispetto al +1,0% delle previsioni.

In Italia, a marzo, i prezzi della produzione industriale sono scesi del 2,4% su base mensile, dopo il +0,7% di febbraio. Il dato su base annua è salito del 3,9% a seguito del +6,2% del mese precedente.

Nella stessa area, nel primo trimestre 2025, il PIL preliminare è cresciuto dello 0,3% su base trimestrale, oltre il +0,2% delle attese e del 4Q24. Su base annua ha mostrato un incremento dello 0,6%, in accelerazione contro le attese (+0,4%) rispetto al +0,5% del 4Q24.

Secondo le stime preliminari, sempre in Italia, ad aprile, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% su base mensile, rallentando dal +1,6% di marzo. Su base annua, l’inflazione è risultata stabile al 2,1%, a fronte di un 2,3% stimato.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,135, il dollaro/yen sale a 142,7. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-3,6%) a 61,0 dollari e il Wti (-3,6%) a 58,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 112 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Campari (+4,0%), Recordati (+3,4%), A2a (+1,9%), Leonardo (+1,3%) mentre chiudono in coda Unicredit (-2,8%), Banca Monte Paschi Siena (-2,8%), Mediobanca (-2,1%), Stellantis (-1,9%).