Mercati – Europa peggiora nel pomeriggio con rosso Wall Street e dati USA

Le borse europee peggiorano nel pomeriggio dopo gli ultimi dati macro e con Wall Street che viaggia in rosso.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,3% a 37.385 punti, male come l’Ibex35 di Madrid (-1,4%); perdite più contenute invece per il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq è in calo del 2%, l’S&P500 dell’1,5% e il Dow Jones dell’1,2%.

A pesare sul sentiment è soprattutto la prima lettura preliminare del PIL annualizzato statunitense che, nel primo trimestre 2025, ha virato a -0,3% su base trimestrale, peggiorando, più delle attese (+0,2%), dal +2,4% del quarto trimestre 2024.

L’economia americana si contrae pertanto per la prima volta dal 2022 con il balzo delle importazioni per evitare i dazi e una più debole spesa dei consumatori, dinamiche che alimentano i timori per un ulteriore rallentamento dovuto alla guerra commerciale.

Trump ha commentato questi dati affermando che il calo del Pil statunitense è “la coda” della presidenza Biden, ma l’economia statunitense avrà “un boom”, solo che “ci vorrà un po’ di tempo”.

Sempre negli Stati Uniti, la stima ADP ha evidenziato, ad aprile, 62mila nuovi posti di lavoro, in calo, ben oltre le attese (114mila unità), dalle 147mila unità del mese precedente (riviste da 155mila).

Nella settimana al 25 aprile l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, è calato del 4,2%, dopo il -12,7% della settimana precedente.

Nel Vecchio Continente, la prima stima del Pil dell’Eurozona nel primo trimestre 2025 è cresciuta dello 0,4% su base trimestrale, al di sopra del +0,2% delle attese e del 4Q24. Su base annua, l’aumento è stato dell’1,2%, in linea con il 4Q24, rispetto al +1,0% delle previsioni.

In Italia, a marzo, i prezzi della produzione industriale sono scesi del 2,4% su base mensile, dopo il +0,7% di febbraio. Il dato su base annua è salito del 3,9% a seguito del +6,2% del mese precedente.

Nella stessa area, nel primo trimestre 2025, il PIL preliminare è cresciuto dello 0,3% su base trimestrale, oltre il +0,2% delle attese e del 4Q24. Su base annua ha mostrato un incremento dello 0,6%, in accelerazione contro le attese (+0,4%) rispetto al +0,5% del 4Q24.

Secondo le stime preliminari, sempre in Italia, ad aprile, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% su base mensile, rallentando dal +1,6% di marzo. Su base annua, l’inflazione è risultata stabile al 2,1%, a fronte di un 2,3% stimato.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,136 mentre il cambio dollaro/yen sale a 142,9. Tra le materie prime, il petrolio resta in calo con il Brent (-1,4%) a 62,4 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 59,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund aumenta a 113 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,58%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Recordati (+2,5%) premiata dai giudizi positivi degli analisti dopo l’approvazione del piano industriale, seguita da Campari (+1,5%) con il buon andamento del settore beverage a livello europeo, e Inwit (+1,1%). In coda i bancari MPS (-3,3%), Unicredit (-2,9%) e Mediobanca (-2,6%).