Prevista partenza incerta per le principali borse europee.
Altra chiusura positiva ieri a Wall Street con il Dow Jones a +0,8%, l’S&P500 e il Nasdaq entrambi a +0,6%.
Sui mercati asiatici, Tokyo, in riapertura dopo la festività, guadagna lo 0,6%, Hong Kong lo 0,2% mentre Shanghai cede lo 0,2%.
Gli investitori restano concentrati sulla serie di appuntamenti macro di questa settimana che culmineranno venerdì con il job report statunitense oltre che sui conti delle big tech tra oggi e domani, alla ricerca di indizi sullo stato di salute dell’economia americana e sulle prospettive relative ai tassi.
Rimane l’attenzione anche sulle dichiarazioni di Trump che, pur affermando di non essere “affatto preoccupato” per il settore automobilistico, ha, come previsto, firmato un ordine esecutivo che allenta la pressione dei dazi sulle auto e sottolineato che alla fine un “accordo equo con la Cina ci sarà”.
In occasione del suo centesimo giorno di mandato, il presidente Usa ha nuovamente attaccato Jerome Powell, pur non nominandolo, affermando che “L’inflazione è praticamente in calo ma c’è una persona alla Fed che non sta facendo un buon lavoro”.
Dalla fitta agenda macro odierna, occhi, tra gli altri, in Italia sul PIL 1Q25 preliminare e i prezzi al consumo preliminari di aprile; sul PIL dell’Eurozona 1Q25 preliminare; attesi, nel pomeriggio, dagli USA, la variazione occupazione ADP di aprile, il PIL e l’indice PCE, misura dell’inflazione monitorata dalla Fed.
A Piazza Affari, da monitorare Stellantis che ha archiviato il primo trimestre 2025 con ricavi calati del 14% e sospeso le stime per l’intero 2025.