Wall Street chiude la sesta seduta consecutiva in rialzo trainata da trimestrali sopra le attese anche se i vertici delle quotate esprimono incertezza sul futuro se la guerra commerciale scatenata da Donald Trump non dovesse trovare una fine.
Così l’S&P500 archivia la giornata a +0,58%, il Dow Jones a +0,75% e il Nasdaq a +0,55%.
Le ultime sedute hanno concesso un po’ di respiro a Wall Street nella speranza che il presidente americano Donald Trump possa fare un passo indietro sui dazi e allentare la stretta sui dazi.
Gli operatori però temono che questo momento di calma non possa durare a lungo e già nel corso di questa settimana pensano ci possano essere variazioni importanti
Secondo molti se Donald Trump non dovesse tornare sui suoi passi l’America (seguita dal resto del mondo) potrebbe andare in recessione.
Uno scenario che preoccupa le famiglie americane che hanno già messo in atto strategie di riduzione delle spese in attesa che la situazione si calmi.
Tornando all’azionario Honeywell International guida i guadagni con un +5,4%. Il colosso attivo nell’automazione industriale, nella componentistica aeronautica e nell’industria bellica ha anche alzato la guidance 2025, dando benzina alla performance del titolo.
Scatta anche Sherwin-Williams del 4,8%. La società attiva nella fabbricazione di vernici ha pubblicato risultati superiori alle attese e il Ceo Heidi Petz ha aggiunto che sebbene i dazi avranno un peso la loro filiera ha il vantaggio di reperire le materie prime negli stessi paesi dove avviene la produzione, riducendone gli impatti.
Tra le società che non sono riuscite a chiudere sopra la parità Ups (-0,4%) nonostante risultati superiori alle attese. A pesare è stata la mancata pubblicazione della guidance 2025 a causa “della forte incertezza che pesa sul settore”. La società però ha detto che taglierà 20.000 posti di lavoro chiudendo 73 edifici di proprietà in un processo di taglio dei costi iniziato qualche mese fa.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso in forte calo a -2,33% a 63,28 dollari al barile. In forte ribasso anche il Wti a -2,85% a 60,28 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro chiude sotto la parità a -0,63% a 3.326,65 dollari l’oncia. Negativo anche l’argento a -0,29% a 32,91 dollari l’oncia.
Infine sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,137 e il dollaro/yen sale a 142,5.