Nel primo trimestre 2025 Intesa Sanpaolo ha registrato interessi netti pari a 3.632 milioni, in diminuzione dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Le commissioni nette sono pari a 2.435 milioni ed evidenziano un incremento del 7% rispetto al primo trimestre 2024. In dettaglio, si registra una diminuzione del 3,3% delle commissioni da attività bancaria commerciale e un aumento dell’11,2% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra una crescita del 23,1% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli, del 3,8% per la componente relativa al risparmio gestito e del 6,7% per la componente relativa ai prodotti assicurativi
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 462 milioni, rispetto ai 455 milioni dei primi tre mesi del 2024.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a 265 milioni, rispetto a 81 milioni nel 1Q24.
I proventi operativi netti sono pari a 6.792 milioni, in aumento dello 0,5% anno su anno.
I costi operativi ammontano a 2.578 milioni, in diminuzione dello 0,5% rispetto al 1Q24, a seguito di una diminuzione dell’1,2% per le spese del personale e dell’1,1% per le spese amministrative e di un aumento del 3,6% per gli ammortamenti.
Il risultato della gestione operativa ammonta a 4.214 milioni, in crescita dell’1,2% rispetto al primo trimestre 2024.
Il cost/income ratio è pari al 38%, rispetto al 38,4% del primo trimestre 2024.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 224 milioni (comprendenti 1 milione di
riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 234 milioni del 1Q2024 (che includevano 5 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina).
L’utile netto consolidato è pari a 2.615 milioni e si confronta con i 2.301 milioni del 1Q24.
Dal lato patrimoniale, il complesso dei crediti deteriorati ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 4.965 milioni, in aumento dello 0,9% rispetto al 31 dicembre 2024. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 1.237 milioni, rispetto ai 1.120 milioni del 31 dicembre 2024, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche a fine 2024), e un grado di copertura al 67,3% (68% a fine 2024).
I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2025 – calcolati deducendo dal capitale
1,8 miliardi di dividendi maturati nel primo trimestre e 2 miliardi di buyback da avviare a giugno 2025 – risultano pari a:
– 13,3% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,3% a fine 2024)
– 15,7% per il Tier 1 ratio (15,8% a fine 2024)
– 18,8% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2024)