Avvio negativo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e alle questioni relative ai dazi.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,9%, il Dow Jones lo 0,7%.
Focus principale sulla decisione sui tassi della Fed, in arrivo domani a valle della due giorni del Federal Open Market Committee. La banca centrale Usa dovrebbe mantenere i tassi al 4,25-4,50%, lasciando inascoltate le richieste di allentamento avanzate a più riprese dal presidente Trump.
Inoltre, persistono i dubbi sulle politiche tariffarie statunitensi in assenza di indicazioni circa un accordo imminente con la Cina o l’Unione Europea sebbene il presidente Usa abbia anticipato che alcuni accordi commerciali potrebbero essere raggiunti già questa settimana.
Nel frattempo, tra gli operatori prevale l’aspettativa che i dazi finiranno per rallentare l’economia statunitense e provocare almeno uno shock inflazionistico temporaneo.
Dall’agenda macro odierna, la bilancia commerciale statunitense ha registrato a marzo un deficit di 140,5 miliardi di dollari, in aumento oltre le attese (136,8 miliardi) rispetto ai 123,2 miliardi di febbraio.
Sul forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,134, mentre il dollaro/yen scende a 142,7. Nelle materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+3,2%) a 62,2 dollari e il Wti (+3,6%) a 59,2 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni oscillano rispettivamente intorno al 3,80% al 4,35%.