Il Cda di Intred ha esaminato i principali KPI al 31 marzo 2025, comprensivi della controllata Connecting Italia acquisita il 3 aprile 2024.
Nel 1Q25 Intred ha registrato ricavi superiori a 13,9 milioni. La crescita organica del fatturato, pari all’8,1% su base annua.
Rispetto al trimestre precedente, i ricavi complessivi risultano sostanzialmente stabili (+0,3%), un dato influenzato da due fattori principali: (i) la progressiva riduzione dei ricavi una tantum legati ai bandi per le scuole, avviati negli esercizi precedenti e ormai prossimi al completamento, che nel corso del 2025 genereranno principalmente canoni ricorrenti; (ii) gli effetti della nuova strategia gestionale adottata per Connecting – il cui primo trimestre del 2024 era ancora sotto la direzione della precedente compagine societaria – stanno progressivamente portando alla riduzione o dismissione dei servizi ritenuti non strategici o poco redditizi, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la marginalità.
La crescita organica è stata trainata principalmente dalle vendite di connessioni in Banda Ultra Larga, che hanno raggiunto 8,1 milioni, e dai servizi Voce e Dati, pari a 2,5 milioni.
I ricavi da servizi con canoni ricorrenti – core business della società – si attestano a 13,0 milioni, rappresentando il 93,2% del totale e segnando una crescita del 10,2% su base annua.
A livello geografico, le crescite più rilevanti si registrano nelle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi e Como. Grazie ai Bandi Scuole, Intred sta sostenendo con forza l’espansione delle vendite in tutte le province lombarde, con particolare attenzione al settore della Pubblica Amministrazione locale e al comparto professionale.
L’infrastruttura in fibra ottica di proprietà, oggi in grado di raggiungere ogni comune lombardo con almeno una scuola, garantisce una copertura capillare su tutto il territorio regionale. La rete è passata da oltre 13.500 km a fine 2024 a oltre 14.000 km al 31 marzo 2025.
Secondo una analisi per tipologia di clientela, il segmento Wholesale ha registrato la performance più significativa, con ricavi pari a 1,1 milioni, in crescita dell’11,8% rispetto al primo trimestre del 2024.
Buona la performance anche del segmento Privati, con un incremento del 5,7% e ricavi pari a 2,5 milioni, mentre il segmento Professionale ha confermato la propria solidità, con un fatturato pari a 7,7 milioni.
Il comparto della PA ha generato ricavi per 2,6 milioni, in calo dell’8,7% per effetto della progressiva riduzione dei ricavi una tantum derivanti dai bandi pubblici per le scuole. Tuttavia, al netto di tale componente straordinaria, il fatturato generato dalla clientela pubblica registra una crescita significativa del 35,4% rispetto al primo trimestre 2024, a testimonianza dell’interesse crescente verso i servizi ricorrenti e strutturali offerti dalla Società nel comparto pubblico.
Infine, il churn rate sul fatturato si conferma su livelli molto contenuti, pari al 4,3%, segno dell’elevata fidelizzazione della clientela nei confronti di Intred.
La società, inoltre, fa presente che il nuovo piano di buy-back sarà avviato a decorrere dal 12 maggio 2025.
Gli acquisti avranno ad oggetto il quantitativo massimo di 100.000 azioni ordinarie, rappresentative dello 0,6% del capitale sociale di Intred, per un controvalore massimo pari a Euro 1.500.000. Il programma di acquisto potrà essere eseguito entro i 18 mesi a far data dalla delibera dell’Assemblea del 29 aprile 2025 (e quindi entro il 29 ottobre 2026).
Ad oggi Intred detiene 33.557 azioni proprie, rappresentative del 0,2112% del capitale sociale.
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