Seduta positiva per le principali borse asiatiche in scia alla chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,4 e l’1%, bene come Hong Kong (+0,5%) e il Giappone con Nikkei a +0,8% e Topix a +0,2%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,7%, l’S&P 500 a +0,4% e il Nasdaq a +0,3%.
Gli investitori stanno metabolizzando gli annunci della Fed di ieri sera.
La banca centrale, come previsto, ha lasciato invariati i tassi tra il 4,25% e il 4,5%, segnalando che “i rischi di una più alta disoccupazione e di una più alta inflazione sono aumentati”.
Il presidente Powell ha poi spiegato che, nonostante le incertezze e i rischi, l’attività economica “continua a espandersi con un ritmo solido”. Le “oscillazioni delle esportazioni nette” hanno inciso sui dati, ma senza alterare il quadro, almeno per il momento. Ciò significa che non sono ancora visibili gli effetti reali dei dazi imposti dall’amministrazione USA.
Allo stesso tempo, sul fronte commerciale, in attesa dell’avvio di colloqui tra Cina e Stati Uniti, previsti nel week end in Svizzera, il sentiment beneficia delle parole di Trump che, sul suo social Truth, ha parlato di un accordo, il “primo di molti”, senza rivelare il nome del paese. Secondo rumour, sarebbe il Regno Unito.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,128 mentre il cambio dollaro/yen sale a 144,2. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 61,2 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 58,2 dollari al barile.