Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 38.974 punti (+1,7%), in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,0%) e il CAC 40 di Parigi (+0,9%). Invariato l’Ibex 35 di Madrid (0,0%), mentre chiude sotto la pari il Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,8%, lo S&P 500 e il Dow Jones entrambi l’1,4%.
Arriva un’importante schiarita nella guerra dei dazi, con l’annuncio di Trump di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito.
A proposito di Regno Unito, la Banca d’Inghilterra ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse di un quarto di punto al 4,25%.
Cresce intanto l’attesa per l’avvio dei colloqui tra Cina e Stati Uniti, previsti nel week end in Svizzera, sebbene il presidente Usa abbia dichiarato di non essere disposto ad abbassare preventivamente i dazi su Pechino.
Dall’agenda macro odierna, la Germania ha registrato a marzo un incremento della produzione industriale del 3% su base mensile, a fronte del +0,8% delle attese e del -1,3% del mese precedente.
Oltreoceano, nella settimana al 3 maggio le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 228mila, a fronte delle 230mila delle attese e delle 241mila della settimana precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,128, mentre il dollaro/yen sale a 145,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,5%) a 62,6 dollari e il Wti (+2,7%) a 59,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 105 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Prysmian (+5,8%), Stellantis (+5,0%), Iveco (+3,6%), Bper Banca (+3,4%) mentre chiudono in coda Enel (-2,1%), A2a (-2,0%), Terna (-1,0%), Recordati (-0,9%).