Nel primo trimestre 2025 Snam ha consuntivato ricavi totali pari a 970 milioni, in aumento dell’8,3% rispetto al primo trimestre 2024, a seguito della crescita dei ricavi regolati del business delle infrastrutture gas (+9,0% a 871 mln). I ricavi dei business della transizione energetica risultano pari a 89 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2024.
L’EBITDA è salito del 8,3% a 761 milioni, per effetto della crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+7,9%) per i maggiori ricavi regolati riconosciuti nonostante la revisione al ribasso del WACC, in parte assorbiti dai maggiori costi operativi connessi alle erogazioni di gas dagli impianti di stoccaggio e all’incremento del costo lavoro. In lieve aumento, il contributo dei business della transizione energetica e, in particolare, del biometano a seguito dei maggiori volumi di attività di alcuni impianti e dell’efficienze derivanti dalle operazioni di riorganizzazione attuate nel corso del 2024.
L’utile operativo ammonta a 502 milioni, in aumento del 11,6% rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024.
L’utile netto adjusted ammonta a 406 milioni, in aumento del 21,2%, rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2024, grazie alla crescita dell’EBITDA, al maggior contributo delle società partecipate e alla riduzione degli oneri finanziari netti.
Nel trimestre gli investimenti totali sono risultati pari a 361 milioni, diminuzione del 22,0% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, a fronte del completamento dei lavori relativi al terminale GNL di Ravenna e dei maggiori contributi per rivalse.
Il positivo flusso della gestione operativa (+779 milioni) ha consentito di finanziare larga parte degli investimenti netti del periodo (975 milioni, incluso l’esborso connesso
all’acquisizione di Stogit Adriatica e l’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in
ADNOC Gas Pipelines), generando un free cash flow negativo di 196 milioni.
L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti dell’acconto sul
dividendo 2024 (389 milioni) e delle variazioni non monetarie e altre variazioni (-25
milioni), ha registrato un aumento di 560 milioni rispetto al 31 dicembre 2024,
attestandosi a 16.798 milioni.