Il titolo Bayer corre con un +8,2% alla Borsa di Francoforte dopo aver archiviato il primo trimestre 2025 con risultati migliori delle attese seppur complessivamente in calo.
In particolare, nel periodo, il fatturato è stato pari a 13,738 miliardi (-0,1% al netto degli effetti valutari e di portafoglio).
L’EBITDA ante oneri straordinari è diminuito del 7,4% a 4,085 miliardi. Gli utili sono stati “frenati dall’andamento del business nella divisione Crop Science, da maggiori spese per il programma di incentivi a lungo termine e da un effetto valutario negativo di 165 milioni (primo trimestre 2024: 206 milioni), derivante principalmente dall’impatto dell’iperinflazione”.
L’EBIT è calato del 24,8% a 2,324 miliardi, dopo oneri straordinari netti di 587 milioni (primo trimestre 2024: 207 milioni). “Gli oneri straordinari si riferiscono principalmente agli accantonamenti per i contenziosi legali relativi a Roundup e alle spese per le misure di ristrutturazione in corso”.
L’utile netto è sceso del 35,1% a 1,299 miliardi e l’utile core per azione dell’11,7% a 2,49 euro.
Bayer conferma le previsioni di Gruppo 2025 rettificate per gli effetti valutari stimando che la crescita del fatturato e il margine EBITDA ante voci straordinarie della Divisione Farmaceutica si collochino nella fascia alta dell’intervallo indicato nella Relazione Annuale 2024. L’azienda sta valutando costantemente l’impatto degli attuali sviluppi geopolitici, in particolare in relazione ai potenziali dazi.