Avvio cauto per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 39.920 punti, incerto come l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Sebbene continui a prevalere l’ottimismo per i rapporti tra Usa e Cina, alcuni operatori iniziano già a interrogarsi se l’accordo raggiunto nel weekend riduca la possibilità che Pechino intensifichi gli stimoli economici mentre altri iniziano a riconsiderare l’impatto delle tariffe in futuro.
Il tutto dopo che i due paesi hanno concordato di sospendere, “entro il 14 maggio”, per 90 giorni, una parte dei loro dazi, con gli Stati Uniti che taglieranno le tariffe sui prodotti cinesi dal 145% al 30% mentre Pechino ridurrà quelle sugli Usa dal 125% al 10%.
Occhi anche sul fronte geopolitico con Trump convinto del “buon risultato” che potrebbe arrivare dai primi colloqui diretti tra russi e ucraini dal 2022, in programma il 15 maggio a Istanbul, ai quali non esclude di partecipare lui stesso.
Dall’agenda macro, attesi stamane, dalla Germania, l’Indice ZEW di maggio e, nel pomeriggio, dagli USA, i prezzi al consumo di aprile.
Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a marzo si è attestato al 4,5%, in linea le attese e al di sopra del 4,4% di marzo. Ad aprile il numero dei senza lavoro che hanno chiesto un sussidio di disoccupazione in Gran Bretagna è salito di 5,2mila unità, al di sotto del consensus (22,3mila unità) e a fronte del calo di 16,9mila unità di marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,111 mentre il cambio dollaro/yen scende a 147,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 64,9 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 62,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 102 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,68%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stm (+1,1%), Banca Mediolanum e Stellantis (entrambe +0,9%); in coda Generali e Finecobank (entrambe -0,8%), precedute da Campari (-0,6%).