Seduta perlopiù positiva per le principali borse asiatiche in linea alla chiusura di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6% e lo 0,4%, ancora meglio Hong Kong (+1,9%). Più arretrato il Giappone con Nikkei a -0,1% e Topix a -0,4%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,6%, l’S&P500 a +0,7% e il Dow Jones a -0,6%.
Gli investitori restano focalizzati questa settimana sui risultati di alcune delle maggiori aziende tecnologiche cinesi, tra le quali Tencent Holdings (oggi) e Alibaba (domani), in attesa anche di indicazioni su come queste realtà stiano affrontando le incertezze geopolitiche.
Allo stesso tempo, sempre in ambito tech, l’amministrazione Trump intende rivedere le normative sull’esportazione di semiconduttori utilizzati nell’intelligenza artificiale, valutando anche un accordo che, secondo rumour, consentirebbe agli Emirati Arabi Uniti di importare oltre un milione di chip Nvidia di livello avanzato.
Infine, il sentiment continua a beneficiare dello stop di 90 giorni, tra Usa e Cina, alla maggior parte dei dazi cui si aggiungono le notizie positive arrivate ieri dal report sull’inflazione statunitense.
Dall’agenda odierna, ad aprile, i prezzi alla produzione giapponesi hanno registrato un incremento dello 0,2% m/m, in linea alle attese ma sotto marzo (+0,4%). Su base annua, hanno riportato un +4%, come da consensus, ma inferiore al mese precedente (+4,3% rivisto da +4,2%).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,119 mentre il cambio dollaro/yen scende a 147,0. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 66,2 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 63,3 dollari al barile.