Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede perlopiù positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 40.357 punti (+0,7%) in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%). Chiudono sotto la pari il DAX di Francoforte (-0,6%), il CAC 40 di Parigi (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones procede invariato.
I listini continentali riprendono così fiato dopo il rally delle ultime sedute alimentato dalla tregua sui dazi Usa-Cina e dai segnali positivi emersi dall’inflazione statunitense.
Sotto i riflettori la serie di accordi tra Stati Uniti e Arabia Saudita, con quest’ultima che investirà un totale di 600 miliardi di dollari in America. Gli accordi siglati, fa sapere la Casa Bianca, rafforzeranno la sicurezza energetica statunitense, l’industria della difesa, la leadership tecnologica e l’accesso alle infrastrutture globali e ai minerali essenziali.
Attenzione poi alla politica monetaria e alle dichiarazioni provenienti dalla Fed: atteso oggi un intervento da parte di Philip Jefferson, Vice Chair della Fed.
Dall’agenda macro odierna, intanto, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 9 maggio, un incremento dell’1,1%, dopo il +11% della settimana precedente.
In Germania, secondo la lettura finale, ad aprile, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,4% su base mensile, confermando preliminare e attese. Su base annua, hanno riportato un progresso del 2,1%, anch’esso al pari del preliminare e del consensus.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,120, il dollaro/yen scende a 146,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,9%) a 66,1 dollari e il Wti (-0,7%) a 63,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 101 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Unipol (+2,8%), Azimut (+2,4%), Finecobank (+2,2%), A2a (+2,1%) mentre chiudono in coda Recordati (-2,7%) seguita da Diasorin (-2,0%), Hera (-1,2%), Stellantis (-0,8%).