Wall Street sale ancora, l’S&P500 recupera le perdite da inizio anno

Wall Street chiude la seduta di ieri in moderato rialzo con l’S&P500 che riesce a recuperare tutte le perdite accumulate da inizio anno (-0,35% ytd).

L’S&P 500 chiude così a +0,72%, il Nasdaq +1,61% e il Dow Jones a -0,64%.

A dare energia ai listini è ancora lo stop di 90 giorni, tra Usa e Cina, alla maggior parte dei dazi imposti durante gli scontri commerciali delle ultime settimane con le imposte americane sui beni cinesi che erano arrivate al 145%.

La tregua tra le due superpotenze potrebbe aggiungere 0,4 punti percentuali alla crescita americana quest’anno secondo uno studio di UBS e sarà vitale per la ripresa di Wall Street e per rialnciare la fiducia dei consumatori, che dovrebbero vedere una stabilizzazione dei prezzi.

Notizie positive sono arrivate ieri anche dal report sull’inflazione, in calo al 2,3% rispetto al 2,4% di marzo. Dati che allontanano le possibilita della cosidetta stagflazione.

Tornando all’azionario Coinbase Global, piattaforma per lo scambio di criptovalute, è balzata del 24% dopo l’approvazione per l’ingresso nell’S&P500 dalla prossima settimana. A uscire dall’indice sarà Discover Financial Services, che verrà acquisita da Capital One Financial.

A spingere gli indici anche i titoli tech legati all’AI. Nvidia ha chiuso a +5,6% dopo un accordo di partnership con la start up Himain (di proprietà del fondo sovrano dell’Arabia Saudita) per 18.000 chip che andranno ad alimentare un nuovo data center.

Tra le altre tech Super Micro Computer ha archiviato la seduta a +16%, GE Vernova, utility specializzata in impianti per dare energia ai data center ha chiuso a +4% e Palantir Technologies a +8,1%.

Performance che hanno aiutato a bilanciare il crollo di United Health Group (-17,8%) dopo aver sospeso la pubblicazione delle previsioni 2025 a causa di costi più alti delle attese.

Il più grande gruppo assicurativo sanitario ha anche comunicato che il Ceo Andrew Witty farà un passo indietro e verrà sostituito da Stephen Hemsley.

United Health è stata la principale ragione per cui il Dow Jones non è riuscito a chiudere sopra la parità.

Passando alle materie il Brent ha chiuso la seduta di ieri a +2,57% a 66,63 dollari al barile. Andamento simile per il Wti a +2,78% a 63,67 dollari al barile.

Tra i metalli preziosi l’oro tenta il rimbalzo e chiude a +0,94% a 3.258,27 dollari l’oncia. Fa meglio l’argento che chiude +1,54% a 33,12 dollari l’oncia

Infine sul forex l’euro/dollaro sale a 1,119 e il dollaro/yen scende a 146,95.