Il Sole 24 ORE – Nel 1Q25 perdita netta si amplia a 4,2 mln

Il CdA de Il Sole 24 ORE ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025 del Gruppo 24 ORE da cui emergono ricavi consolidati pari a 47,0 milioni rispetto ai 49,8 milioni dello stesso periodo del 2024.

L’Ebitda del primo trimestre 2025 è positivo per 0,1 milioni e si confronta con un Ebitda positivo per 3,8 milioni del pari periodo del 2024. Al netto di proventi non ricorrenti l’ebitda è positivo per 25 mila euro (+3,8 milioni nel primo trimestre 2024).

L’ebit del primo trimestre 2025 è negativo per 3,8 milioni e si confronta con un ebit negativo per 19 mila euro del 2024. Al netto di proventi non ricorrenti, l’ebit è negativo per 3,9 milioni, rispetto al valore negativo di 19 mila euro del primo trimestre 2024.

Il risultato netto è negativo per 4,2 milioni, rispetto al risultato negativo per 0,5 milioni del primo trimestre 2024. Al netto di proventi e oneri non ricorrenti, il risultato netto è negativo per 4,3 milioni.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2025, negativa per 3,1 milioni, migliora 3,3 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2024 (negativo per 6,5 milioni). Positiva la PFN ante IFRS 16 per 29,7 milioni, in miglioramento di 1,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2024.

“L’incertezza del contesto macroeconomico e geopolitico attuale impone di continuare a mantenere cautela rispetto alle previsioni future”, osserva la società.

In tale scenario, “il Gruppo registra nel primo trimestre 2025 ebitda ed ebit superiori a quanto previsto nel budget 2025 e conferma la propria volontà di perseguire uno sviluppo sostenibile nel tempo, facendo leva sulla continua valorizzazione del brand, sulla digitalizzazione dei prodotti e dei processi, nonché sull’internazionalizzazione, potenziando ulteriormente il proprio ruolo di media group di riferimento per il Sistema Paese in termini di informazione, formazione e di strumenti a supporto della business community per fronteggiare le nuove sfide nei mercati nazionali ed internazionali”.

“Permane, quindi, l’obiettivo di crescita del Gruppo su arco di Piano con riguardo ai principali indicatori economico-finanziari, pur in presenza di un contesto che potrebbe determinare il raggiungimento dei relativi target con uno o due anni di ritardo”.