Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 40.419 punti (+0,2%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il CAC 40 di Parigi (+0,2%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Nasdaq il cede lo 0,1%.
A indicare un ulteriore segnale di allentamento delle tensioni commerciali, ieri Pechino ha sospeso le restrizioni alle esportazioni di terre rare e di altri beni e tecnologie per uso militare, decisione che fa seguito, come dichiarato dal Ministero del Commercio cinese, alla pausa di 90 giorni nei dazi reciproci concordata con gli Stati Uniti.
Focus principale odierno sugli ultimi dati macroeconomici: ad aprile i prezzi alla produzione negli Stati Uniti hanno registrato un calo su base mensile dello 0,5%, rispetto al +0,2% delle attese e alla variazione nulla di marzo. Su base annua, l’indice PPI ha evidenziato una crescita del 2,4%, a fronte del +2,5% delle previsioni e del +3,4% del mese precedente.
I dati sui prezzi alla produzione fanno seguito ai dati CPI, che avevano evidenziato un rallentamento dei prezzi al consumo al +2,3% anno su anno, dal +2,4% di marzo.
Sempre ad aprile, le vendite al dettaglio in America hanno registrato un incremento su base mensile dello 0,1%, rispetto alla variazione nulla delle attese e al +1,7% del mese precedente.
Sul fronte lavoro, nella settimana al 10 maggio le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 229mila, in linea con le attese e la settimana precedente.
Nel vecchio continente, la seconda stima preliminare per il Pil 1Q25 dell’Eurozona indica un aumento dello 0,3% su base trimestrale, rispetto al +0,4% del consensus e della prima lettura. Su base annua, la crescita è stata dell’1,2%, in linea alle attese e al dato precedente.
Nel Regno Unito, la produzione industriale è calata, più delle attese (-0,6%), a -0,7% su base mensile, dal +1,7% di febbraio. Su base annua, il dato è sceso anch’esso dello 0,7%, a fronte del -0,9% stimato e del +0,4% del mese precedente.
In Francia, invece, dalla lettura finale di aprile emerge che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,6% su base mensile, poco sopra il +0,5% del preliminare e delle attese. Anno su anno, il dato ha registrato un incremento dello 0,8%, in linea al consensus e alla rilevazione preliminare.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,119, il dollaro/yen scende a 145,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,4%) a 64,5 dollari e il Wti (-2,4%) a 61,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 100 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+4,0%), Hera (+2,2%), Italgas (+2,2%), Telecom Italia (+1,9%) mentre chiudono in coda Iveco Group (-2,7%) e Pirelli (-2,6%), Prysmian (-1,9%), Banca Monte Paschi Siena (-1,8%)