Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen scambiano rispettivamente a -0,5% e flat, Hong Kong cede lo 0,5% mentre il Giappone è poco mosso con Nikkei invariato e Topix +0,1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,7%, l’S&P 500 a +0,4% e il Nasdaq a -0,2%.
Resta l’attenzione sui dazi e sul relativo impatto economico con il funzionario della Banca del Giappone, Toyoaki Nakamura, il membro più accomodante del board, che ha messo in guardia dalla corsa al rialzo dei tassi di interesse. Il tutto dopo che il PIL giapponese ha registrato nel primo trimestre un -0,7% annuo, dimostrando la propria vulnerabilità ancor prima di subire le conseguenze delle tariffe.
Un timido segnale positivo è emerso, invece, dalla produzione industriale nipponica di marzo, aumentata dello 0,2% su base mensile, sopra le attese e il preliminare (entrambi a -1,1%).
Sempre in tema di dazi, il funzionario della Fed, Michael Barr, ha affermato che l’economia americana ha basi solide, avvertendo tuttavia che le interruzioni della catena di approvvigionamento legate alle tariffe potrebbero portare a una crescita inferiore e a un’inflazione più elevata.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,122 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 145,2. Tra le materie prime, petrolio in modesto calo con il Brent (-0,3%) a 64,3 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 61,4 dollari al barile.