Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 40.656 punti (+0,6%) in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%), il DAX di Francoforte (+0,4%).
Oltreoceano, lo S&P 500 guadagna lo 0,2%, il Dow Jones e il Nasdaq lo 0,1%.
L’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sta alimentando la propensione per gli asset rischiosi e la fiducia che la Fed interverrà per evitare una recessione con l’aspettativa di due tagli ai tassi di interesse per quest’anno.
Il tutto, nonostante ieri il presidente Powell abbia affermato che il costo del denaro potrebbe restare elevato ancora a lungo per far fronte a possibili nuovi shock e alla volatilità dell’inflazione.
Sempre dalla Fed, il funzionario Michael Barr ha dichiarato che l’economia americana ha basi solide, avvertendo tuttavia che le interruzioni della catena di approvvigionamento legate alle tariffe potrebbero portare a una crescita inferiore e a un’inflazione più elevata.
Dall’agenda macro, gli esperti dell’Università del Michigan hanno reso noto il dato preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori per il mese di maggio, che si è attestato a 50,8 punti, in calo, contro le attese (53,1) dai 52,2 del mese precedente.
In Italia , a marzo, la bilancia commerciale ha registrato un surplus di 3,66 miliardi, a fronte dei 5,15 miliardi del consensus e dei 4,44 miliardi del mese precedente.
Sempre nel nostro paese, ad aprile, i prezzi al consumo finali hanno rallentato a +0,1% m/m e +1,9% a/a rispettivamente dal +0,2% e +2% dei preliminari e delle stime.
In Francia, nel primo trimestre 2025, il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,4%, in linea alle attese ma sopra il trimestre precedente (7,3%).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,114, il dollaro/yen sale a 146,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 65,1 dollari e il Wti (+1,0%) a 62,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 100 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Iveco Group (+5,2%), Leonardo (+3,4%), Cucinelli (+3,2%), Telecom Italia (+2,5%) mentre chiudono in coda Buzzi (-1,3%), Prysmian (-1,0%), Saipem (-0,9%), Pirelli & C (-0,9%).