Avvio in ribasso a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare al downgrade da parte di Moody’s del debito Usa.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,3%, lo S&P 500 lo 0,9%, il Dow Jones lo 0,7%.
Sul sentiment pesa il downgrade, da parte di Moody’s, sugli Stati Uniti da “Aaa” ad “Aa1”. Sebbene l’agenzia di rating abbia riconosciuto la significativa forza economica e finanziaria degli Usa, questa non compensa più pienamente il calo degli indicatori di bilancio.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha minimizzato le preoccupazioni sul debito pubblico statunitense e sull’impatto inflazionistico dei dazi, affermando che l’amministrazione Trump è determinata a ridurre la spesa federale e a far crescere l’economia.
Si tratta della prima volta nella storia in cui gli Stati Uniti non hanno un rating di credito tripla A da almeno una delle tre principali agenzie.
Occhi anche sul fronte geopolitico in vista della telefonata odierna tra Trump e Putin.
Sul forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,126, mentre il dollaro/yen scende a 144,9. Nelle materie prime, petrolio in leggero ribasso con il Brent (-0,3%) a 65,2 dollari e il Wti (-0,3%) a 61,8 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,01% e al 4,54%.