Seduta positiva per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in frazionale rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,4 e lo 0,8%, ancora meglio Hong Kong (+1,5%). Più cauto il Giappone il Nikkei a +0,1% e il Topix -0,1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,3%, l’S&P 500 a +0,1% e il Nasdaq in parità.
Il sentiment beneficia del continuo allentamento delle tensioni commerciali. L’India sta i infatti discutendo un accordo con gli Stati Uniti strutturato in tre tranche e prevede di raggiungere un’intesa provvisoria prima di luglio, quando entreranno in vigore i dazi reciproci di Trump.
Inoltre, la delegazione giapponese sta organizzando una visita negli Usa per un terzo round di colloqui già questa settimana mentre il Vietnam sta portando avanti una seconda fase di negoziati che durerà fino a giovedì.
Occhi anche sulle discussioni per la guerra in Ucraina all’indomani della telefonata tra Trump e Putin: il presidente Usa ha fatto sapere che Mosca e Kiev “inizieranno immediatamente le trattative verso un cessate il fuoco e, ancora più importante, per la fine della guerra”, aggiungendo che il colloquio “è andato molto bene”.
Resta monitorata, infine, la politica monetaria con la Banca Popolare Cinese che, per la prima volta da ottobre, ha tagliato i tassi di 10 punti base sia a 1 sia 5 anni rispettivamente al 3 e 3,5%, su nuovi minimi e in linea alle attese.
La banca centrale australiana ha invece abbassato per la seconda volta quest’anno il tasso di riferimento, tagliando il costo del denaro di 25 punti base al 3,85%, al minimo degli ultimi due anni e come da consensus.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,126 mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 65,3 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 62,0 dollari al barile.