Avvio in calo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare ai dazi e alla Fed.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,1%.
Nonostante l’allentamento delle tensioni commerciali, gli investitori restano intenti a valutare l’impatto dei dazi.
Prevale intanto l’aspettativa che la Fed non taglierà i tassi prima di settembre, con gli operatori che stimano una riduzione del costo del denaro nella riunione di giugno con una probabilità inferiore al 10% e due tagli da 25 punti base entro fine anno a fronte dei quattro precedentemente attesi.
Restano monitorati anche gli sviluppi sul conflitto in Ucraina all’indomani della telefonata tra Trump e Putin: il presidente Usa ha dichiarato che Mosca e Kiev “inizieranno immediatamente le trattative verso un cessate il fuoco e, ancora più importante, per la fine della guerra”, aggiungendo che il colloquio “è andato molto bene”.
Sul forex, il cambio euro/dollaro scende a 1,123, mentre il dollaro/yen sale a 144,9. Nelle materie prime, petrolio in leggero ribasso con il Brent (-0,3%) a 65,3 dollari e il Wti (-0,3%) a 61,9 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,99% e al 4,50%.