Wall Street chiude cauta la prima seduta della settimana dopo che Moody’s ha abbassato il rating americano da AAA a AA1 a causa dell’enorme debito.
L’S&P 500 chiude così a +0,09%, il Nasdaq +0,02% e il Dow Jones a +0,32%.
A subire la revisione del rating è sopratutto l’indice delle small, il Russel 2000, che archivia la seduta a -0,42%.
Moody’s non è la prima ad abbassare il rating Usa, Standard & Poor’s aveva tagliato il rating sul debito nel 2011 e Fitch nel 2023.
Secondo l’agenzia di rating il debito federale aumenterà fino a raggiungere il 9% dell’economia americana entro il 2035 dal 6,4% del 2024 sopratutto a causa dell’aumento degli interessi, delle forti spese e delle minori entrate.
Infatti se da un lato i repubblicani puntano a un taglio delle tasse (sopratutto per i grandi contribuenti) che secondo Moody’s nel prossimo decennio porterà un derficit di 4 trilioni di dollari, dall’altro i democratici si rifiutano di tagliare i costi federali.
Tornando all’azionario le big continuano a studiare con attenzione le mosse delle principali economie mondiali sui dazi.
Wallmart (-0,1%) in un recente comunicato ha detto che molto probabilmente si vedrà costretta ad aumentar i prezzi a causa della guerra commerciale.
Tra le altre big del settore retail questa settimana sono attesi i risultati di Target, Home Depot, Lowe’s and TJX Cos.
Tra le vincitrici di ieri Novavax ha chiuso a +15% dopo che gli enti regolatori hanno approvato il suo vaccino Covid-19. Un passaggio che ha dato il via libera a un pagamento di 175 milioni di dollari derivante dall’accordo di collaborazione con Sanofi.
Passando alle materie il Brent ha chiuso la seduta di ieri a +0,05% a 65,54 dollari al barile. Andamento simile per il Wti a +0,23% a 62,22 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro scivola e chiude a -0,42% a 3.224,67 dollari l’oncia. In calo anche l’argento che chiude -0,39% a 32,505 dollari l’oncia
Infine sul forex l’euro/dollaro è in lieve rialzo a 1,125 e il dollaro/yen scende a 144,45.