Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in frazionale ribasso di ieri a Wall Street.
Shanghai guadagna lo 0,2% e Shenzhen è flat, fa meglio Hong Kong (+0,4%). In calo invece il Giappone con il Nikkei a -0,5% e il Topix a -0,4%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,3%, l’S&P 500 e il Nasdaq a -0,4%.
Ad aprile la bilancia commerciale del Giappone presenta un deficit di 115,8 miliardi di yen, in peggioramento rispetto al surplus di 559,4 miliardi del mese di marzo (rivisto da 544,1 miliardi). Gli analisti si attendevano un attivo di 227,1 miliardi.
Le esportazioni giapponesi sono cresciute del 2,0% su base annua ad aprile 2025, in linea con le attese, ma in calo dal +4% del mese precedente. Si tratta del settimo mese consecutivo di espansione ad un ritmo più lento a causa dei dazi statunitensi.
Di contro, le importazioni sono scese del 2,2%, a un ritmo più contenuto rispetto al -4,5% stimato dagli analisti e dopo il +1,8% di marzo 2025. La dinamica ha beneficiato delle misure governative per proteggere la domanda interna dalle crescenti barriere commerciali.
Sul fronte delle tensioni commerciali, Nvidia ha esortato gli Stati Uniti ad allentare le restrizioni sull’export di tecnologie legate all’intelligenza artificiale verso la Cina, avvertendo che in caso contrario si rischia di cedere terreno a concorrenti emergenti. Una riduzione delle restrizioni avvantaggerebbe Nvidia, in piena corsa globale all’infrastruttura per l’AI.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,134 mentre il cambio dollaro/yen scende a 143,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,2%) a 66,1 dollari al barile e il Wti (+1,2) a 62,8 dollari al barile.