Wall Street frena la corsa e chiude in rosso dopo il rally che l’ha portata dai minimi di inizio aprile (toccati dopo l’annuncio dei dazi da parte di Donald Trump) vicino al record storico raggiunto a febbraio di quest’anno.
L’S&P 500 chiude così a -0,39%, il Nasdaq a -0,38% e il Dow Jones a -0,27%.
Appena sopra la parità il Russel 2000 che archivia la seduta a +0,05%.
Lunedì Moody’s ha abbassato il rating Usa da AAA a AA1 a causa del debito federale che secondo l’agenzia di rating aumenterà fino a raggiungere il 9% dell’economia americana entro il 2035 dal 6,4% del 2024 sopratutto a causa dell’aumento degli interessi, delle forti spese e delle minori entrate.
Infatti se da un lato i repubblicani puntano a un taglio delle tasse (sopratutto per i grandi contribuenti) che secondo Moody’s nel prossimo decennio porterà un derficit di 4 trilioni di dollari, dall’altro i democratici si rifiutano di tagliare i costi federali.
A pesare su certi settori è però la fiducia dei consumatori che continua a essere vicina ai minimi, con le spese delle famiglie americane stanno lentamente ma costantemente calando.
Il tutto mentre l’impatto della guerra dei dazi non è ancora penetrato in tutte le filiere e non ha ancora fatto vedere i suoi pieni effetti sui prodotti finali.
A subire le conseguenze di questa situazione sono quei settori “non essenziali” come i viaggi e il tempo libero.
Airbnb è crollata così del 3,3%, Norwegian Cruise del 3,9% e United Airlines del 2,9%.
Viking Holdings, compagnia di viaggi specializzata in crociere su fiume, ha perso il 5% nonostante abbia pubblicato risultati superiori alle attese.
Home Depot è scivolata dello 0,6% dopo risultati che hanno deluso, seppur di poco, le aspettative. Il gruppo specializzato in forniture per le case ha comunque confermato le previsioni per l’anno in corso.
Tra le più brillanti di ieri D-Wave Quantum, società tech specializzata in computer quantistici. La società canadese, quotata a Wall Street da agosto 2022, ha chiuso a +25,9% dopo aver lanciato il suo ultimo gioiello di tecnologia, capace di una velocità di calcolo senza precedenti.
Passando alle materie il Brent ha chiuso la seduta di ieri a -0,24% a 65,38 dollari al barile. Deciso rialzo invece per il Wti a +1,42% a 63,02 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro torna a salire e chiude a +1,78% a 3.294,02 dollari l’oncia. Fa meglio l’argento che chiude +2,4% a 33,287 dollari l’oncia
Infine sul forex l’euro/dollaro è in lieve rialzo a 1,133 e il dollaro/yen scende a 143,73.