Seduta negativa per le principali borse asiatiche in scia alla chiusura in rosso di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,2 e lo 0,6%, seguite dal Giappone con il Nikkei a -0,9%, il Topix a -0,5% e da Hong Kong (-1%).
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -1,9%, l’S&P 500 a -1,6% e il Nasdaq a -1,4%.
Il sentiment globale resta appesantito dalle pressioni dei treasury e dalle preoccupazioni per l’aumento del debito pubblico Usa.
Il tutto in scia al nuovo disegno di legge di bilancio degli Stati Uniti che prevede ampi tagli alle tasse e che potrebbe aumentare il debito nazionale di oltre 3.000 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.
Anche in Giappone, il mercato del debito sovrano ha lanciato un avvertimento alla banca centrale: ridurre gli acquisti di obbligazioni deve essere fatto con grande cautela.
Occhi anche sul fronte geopolitico con il ministro delle Finanze nipponico che, secondo fonti di stampa, ha definito “deplorevoli” i dazi statunitensi, durante il G7 tenutosi a Banff, in Canada. In un incontro bilaterale, le parti hanno stabilito che il tasso di cambio dollaro/yen debba rispecchiare le condizioni di mercato e che l’attuale livello rifletta i fondamentali.
Dall’agenda macro, in Giappone, il preliminare di maggio del PMI manifatturiero si è attestato a 49,0 punti, in linea al consensus ma in crescita rispetto ai 48,7 punti del mese precedente. Il PMI servizi è stato pari a 50,8 punti, in peggioramento rispetto ai 52,4 punti di aprile. Il PMI composito è sceso a 49,8 punti dai 51,2 punti di aprile. Le attese stimavano 50,4 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,133 mentre il cambio dollaro/yen scende a 143,2. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent (-0,4%) a 64,6 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 61,3 dollari al barile.