Mercati – Chiusura negativa per gli eurolistini, Milano -0,7%

Gli eurolistini chiudono in ribasso mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 40.257 punti (-0,7%) in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,6%), il DAX di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, il Dow Jones e lo S&P 500 lo 0,2%.

Dato oramai per scontato che stasera la Fed manterrà i tassi al 4,25%-4,50%, gli operatori  valuteranno soprattutto i commenti del presidente Powell al fine di comprendere meglio quanto le politiche economiche di Trump stiano condizionando le scelte di politica monetaria e di un eventuale prossimo allentamento.

Sale inoltre l’avversione al rischio in scia alle crescenti preoccupazioni per la nuova proposta di legge fiscale di Trump che prevede ampi tagli alle tasse e che potrebbe aumentare il debito nazionale di oltre 3.000 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.

L’attenzione è poi rivolta all’agenda macro, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana.

Dall’agenda macro, nella settimana al 2 maggio l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, è aumentato dell’11%, dopo il -4,2% della settimana precedente.

Sempre oltroceano, a maggio, la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero, condotta da S&P Global, è aumentata, contro le attese (49,9 punti), a 52,3 punti dai 50,2 punti del dato finale di aprile. L’indice relativo ai servizi è stato anch’esso pari a 52,3 punti, salito, più del consensus (51 punti), dai 50,8 punti della rilevazione precedente. In aumento pure l’indice composito, attestatosi a 52,1 punti dai 50,6 punti di aprile.

A marzo le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono peggiorate, in linea con le attese, a -0,1% su base mensile, rispetto al +0,2% di febbraio. Su base annua, il dato ha rallentato, più del consensus (+1,6%), a +1,5% dal +1,9% del mese precedente.

Nello stesso mese, l’omologo dato italiano ha rallentato, contro le attese (+0,2%), a -0,5% su base mensile dopo il +0,1% di febbraio. Su base annua, è diminuito del 2,8%, peggiorando dal -1,4% del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,128, il dollaro/yen sale a 143,8. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 63,9 dollari e il Wti (-1,5%) a 60,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 101 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.

Tornando a Piazza Affari, in positivo Bper Banca (+2,6%), Banca Popolare di Sondrio (+1,8%), Italgas (+1,0%), Snam (+0,8%) mentre chiudono in coda Stellantis (-3,9%) seguita da Moncler (-3,4%), Tenaris (-2,2%), Buzzi (-2,1%).