Le borse europee peggiorano nettamente nel pomeriggio dopo le nuove dichiarazioni di Trump e con l’andamento in rosso di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede il 2,1% tornando sotto quota 40mila (39.418 punti), male come il Cac 40 di Parigi (-2,1%), il Dax di Francoforte (-1,8%) e l’Ibex35 di Madrid (-1,6%); perdite più contenute per il Ftse 100 di Londra (-0,5%). Oltreoceano, il Nasdaq è in calo dell’1,2%, l’S&P 500 dell’1% e il Dow Jones dello 0,8%.
Si ravvivano i rischi di escalation sul fronte commerciale con Trump che ha minacciato, in un post su Truth, dazi del 50% sulle importazioni dall’Unione Europea dal prossimo primo giugno, affermando che “le nostre discussioni con loro non stanno portando a nulla”, specificando che “non è previsto alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti.” Poco prima, ha minacciato di imporre dazi di “almeno il 25%” sugli iPhone venduti negli Stati Uniti se prodotti all’estero.
Pechino e Washington stanno intanto proseguendo nelle trattative mentre la delegazione giapponese è partita oggi verso gli Usa per un terzo round di colloqui.
Il tutto in un contesto già all’insegna dell’incertezza tra i timori che la proposta di legge fiscale di Trump, approvata dalla Camera e che ora sarà presentata al Senato, possa aggravare il pesante deficit nazionale.
Dall’agenda macro, secondo la lettura finale nel 1Q 2025 il Pil tedesco destagionalizzato è aumentato dello 0,4% su base trimestrale, oltre il +0,2% delle attese e della prima lettura preliminare. Il dato su base annua ha registrato una variazione nulla, rispetto al -0,2% del preliminare e delle attese.
Nel Regno Unito, ad aprile, le vendite al dettaglio incluso il carburante hanno accelerato su base mensile all’1,2% dal +0,1% del mese precedente, a fronte del +0,2% atteso. Su base annua hanno registrato un +5,0%, oltre il +4,5% delle previsioni e dopo il +1,9% di marzo.
Nella stessa area, a maggio, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, si è attestato a -20,0 punti, in recupero rispetto alle attese (-22 punti) e al dato di aprile (-23 punti).
Nello stesso mese, la fiducia dei consumatori francesi è calata, contro le attese (93 punti), a 88 punti dai 91 punti di aprile (rivisto da 92 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,133 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 142,7. Tra le materie prime, il petrolio vira in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 64,6 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 61,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund aumenta a 103 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,61%, in attesa dell’aggiornamento del rating sull’Italia da parte di Moody’s e Scope Ratings.
Tornando a Piazza Affari, rimane in vetta Iveco (+3,3%) in scia ai rumors di una nuova offerta per Defence, seguita a distanza da Azimut (+0,5%) dopo l’accordo con FSI per la creazione di una wealth management bank di nuova generazione, e Leonardo (+0,3%); scivola in fondo Stellantis (-3,9%), preceduta da Ferrari e Stm (entrambe -3,6%).