Con riferimento all’OPS sui Banco BPM, per sciogliere le riserve esistenti sulla legittimità del ‘golden power’ così come applicato in questo caso ai sensi del diritto italiano e dell’Ue, UniCredit presenterà a breve un ricorso al Tar del Lazio e supporterà l’Ue nel suo esame della situazione.
Indipendentemente dal suo esito, – spiega la banca in una nota – tale ricorso è una linea d’azione prudente per ottenere chiarezza e una valutazione formale indipendente sulla corretta applicazione del golden power al caso specifico, aggiunge la banca spiegando che la sospensione dell’Offerta deliberata da Consob, è “finalizzata a lasciare il tempo necessario per fornire agli investitori di UniCredit e di Bpm informazioni chiare e adeguate, che consentano loro di valutare con cognizione di causa l’offerta, tenendo conto dell’esercizio del “golden power” e delle relative prescrizioni”.
Il Cda di UniCredit ha approvato la rinuncia alla condizione relativa all’operazione Anima. Unicredit tuttavia evidenzia che “è evidente che l’operazione Anima è stata realizzata a condizioni considerevolmente meno favorevoli di quanto precedentemente ipotizzato”.