Wall Street ha chiuso di nuovo in calo venerdì dopo che il presidente americano Donald Trump ha minacciato dazi al 50% per tutta l’Europa.
L’S&P 500 archivia così l’ultima seduta della settimana -0,67%, il Nasdaq a -1% e il Dow Jones a -0,61%.
In rosso anche il Russel 2000 a -0,28%.
Le minacce di Trump all’Europa hanno scosso anche i mercati del vecchio continente. Il presidente americano ha però ritrìattato le sue parole durante il weekend e domenica ha affermato che i nuovi dazi non entreranno in vigore prima di luglio, dando spazio alle trattative.
La settimana di Wall Street è stata però caratterizzata anche dalle aste dei tresury: mercoledì i titoli a 20 anni hanno visto i tassi salire fino al 5,047%.
Un picco che ha alzato i rendimenti di tutti i bond, compreso quello a 10 anni salito a 4,5%, e che solo un mese fa era al 4,01%. Un rialzo notevole per il mercato delle obbligazioni.
Il tutto dopo che lunedì Moody’s aveva abbassato il rating Usa da AAA a AA1 a causa proprio dell’immenso debito pubblico.
Il rating di Moody’s non è però bastato a fermare il congresso dall’approvare un disegno di legge per il taglio delle tasse, che aggiungerebbe migliaia di miliardi di dollari al debito pubblico americano.
Sullo sfondo poi resta la fiducia dei consumatori americani che continua a essere vicina ai minimi e le spese delle famiglie che stanno lentamente ma costantemente calando.
Cosi sull’azionario venerdì Apple ha chiuso a -3% ed è stato il peso maggiore per l’S&P 500. Trump vuole che il Ceo Tim Cook porti la produzione negli Usa o si prepari a dazi del 25% per tutti i prodotti.
Il presidente americano è ormai abituato a minacciare le singole società quando queste non si muovono secondo le sue aspettative.
Ha fatto lo stesso con Walmart dicendo che deve prendersi in carico, assieme alla Cina, il peso dei dazi e non scaricarlo sui consumatori. Il titolo nell’ultima settimana ha perso l’1,93% nonostante il +0,43% di venerdì.
Ma il crollo peggiore venerdì è stato quello di Deckers Outdoor che ha chiuso a -19,9%. La società proprietaria di brand come Hoka e Uggs è stata una delle ultime a non pubblicare le previsioni 2025 a causa dell’incertezza causata dalla guerra commerciale.
Passando alle materie il Brent ha chiuso l’ultima seduta a +0,58% a 64,58 dollari al barile. Sale anche il Wti a +0,65% a 61,93 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro flette ancora e chiude a -0,71% a 3.370,27 dollari l’oncia. Flat l’argento che chiude -0,04% a 33,59 dollari l’oncia
Infine sul forex l’euro/dollaro sale a 1,14 e il dollaro/yen scende a 142,73.