Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 40.125 punti (+0,3%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,0%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Chiude invece invariato il CAC 40 di Parigi.
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna il 2,1%, lo S&P 500 l’1,7% e il Dow Jones l’1,4%.
I mercati restano intenti a monitorare gli aggiornamenti sul fronte commerciale. Trump ha scritto sul social Truth di essere “stato informato che l’Ue ha chiamato per definire le date di un incontro” sui dazi, sottolineando che “questo è un evento positivo” e che spera che, “finalmente, come chiesto alla Cina, i paesi europei si aprano al commercio con gli Stati Uniti”.
Parole che si aggiungono alla decisione, nel weekend, di rinviare al 9 luglio i dazi del 50% sull’Unione Europea.
Dall’agenda macro, il preliminare degli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti di aprile è calato del 6,3% su base mensile, rispetto al -7,6% stimato e al +7,6% del mese precedente.
A maggio la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, stilata dalla Commissione europea, si è attestata a -15,2 punti, confermando il preliminare e in linea alle attese. Il dato finale di aprile riportava un valore di -16,7 punti.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,133, il dollaro/yen sale a 144,4. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 63,1 dollari e il Wti (-1,8%) a 60,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 100 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Prysmian (+4,6%), Amplifon (+2,6%), Nexi (+2,5%), Leonardo (+2,3%) mentre chiudono in coda Telecom Italia (-2,2%), seguita da Tenaris (-1,3%), Pirelli & C (-1,0%), Azimut (-0,9%).