I futures sull’azionario americano guadagnano lo 0,2-1,3%, preannunciando un avvio in rialzo a Wall Street.
Il sentiment beneficia della notizia che una Corte federale americana ha bloccato temporaneamente i dazi di Trump, definendoli illegali in quanto il presidente non ha l’autorità di imporli.
L’amministrazione statunitense ha contestato che “Non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare adeguatamente un’emergenza nazionale” e presentato formalmente appello contro la decisione, portando a uno scontro giudiziario che potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema.
Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria all’indomani dei verbali relativi all’ultima riunione della Fed quando la banca centrale, come atteso, aveva lasciato i tassi al 4,25%-4,50%. Nel documento, l’istituto prevede “uno o due” tagli al costo del denaro entro fine anno spiegando che “sono aumentati i rischi di una maggiore inflazione e di una maggiore disoccupazione” e che “l’incertezza sull’outlook economico é elevata in modo inusuale”.
Dall’agenda macro odierna, la seconda stima preliminare sul Pil Usa del primo trimestre 2025 ha evidenziato una flessione dello 0,2% trimestre su trimestre su base annualizzata, a fronte del -0,3% della prima lettura preliminare e delle attese.
Sul fronte lavoro, nella settimana al 24 maggio le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono salite, oltre le attese (229mila), a 240mila dalle 226mila della settimana precedente.
Occhi infine sulle trimestrali con Nvidia che ha archiviato il primo trimestre con un balzo del 70% dei ricavi a 44,1 miliardi di dollari e profitti in aumento del 26% a 18,8 miliardi di dollari (leggermente sotto il consensus di 19,5 miliardi).