Wall Street chiude la seduta di mercoledì in calo, sintomo dell’incertezza che aleggia sui mercati e che ha portato la piazza americana a sali scendi continui.
Così dopo un martedì di decisi rialzi ieri l’S&P 500 ha chiuso a -0,58%, il Nasdaq a -0,51% e il Dow Jones a -0,58%.
Più marcato il calo del Russel 2000 a -1,08%.
Il passo indietro di Trump sui dazi all’Europa di domenica aveva dato nuova energia alle piazze mondiali a inizio settimana ma non è bastato a proseguire il trend.
Tra gli analisti resta infatti il timore che questi continui cambi di direzione dell’amministrazione americana possano ulteriormente danneggiare l’economia a stelle e strisce e la capacità di spesa delle famiglie.
Così sull’azionario Nvidia ha chiuso a -0,5% prima di pubblicare, a mercati chiusi, i conti del primo trimestre. Numeri che hanno mostrato un balzo del 70% dei ricavi a 44,1 miliardi di dollari e profitti in aumento del 26% a 18,8 miliardi di dollari (leggermente sotto il consensus di 19,5 miliardi).
Anche il gigante tech è però preoccupato dalle tensioni con la Cina e in particolare per il divieto di vendita dei microchip H20 che secondo le stime porterà un mancato introito pari a 8 miliardi di dollari.
Negli altri settori chiude in rosso Macy’s (-0,3%) dopo continui cambi di direzione nel corso della seduta. Il gigante dei grandi magazzini ha confermato i ricavi 2025 ma ha tagliato gli utili sia per i dazi sia per le previsioni di spesa delle famiglie americane.
Ma il crollo peggiore a Wall Street ieri è stato quello di Okta, società specializzata nella sicurezza delle identità online. Il titolo è crollato del 16,2% nonostante la pubblicazione di risultati superiori alle attese, ma dopo una corsa che ha portato l’azione a +60% da inizio anno gli investitori si aspettavano risultati migliori.
In forte calo anche GameStop (-10,9%) dopo aver comunicato l’acquisto di 4.710 bitcoin per un valore di oltre 500 milioni di dollari. Il gruppo aveva comunicato a marzo l’intenzione di acquistare la criptovaluta per conservare parte della sua liquidità.
Passando alle materie il Brent ha chiuso l’ultima seduta a +1,18% a 64,32 dollari al barile. Più deciso il rialzo del Wti a +2,25% a 62,26 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro flette ancora e chiude a -1,37% a 3.282,67 dollari l’oncia. Male anche l’argento che chiude a -0,98% a 32,98 dollari l’oncia
Infine sul forex l’euro/dollaro scende a 1,124 e il dollaro/yen sale a 145,82.