Seduta perlopiù in rialzo per le principali borse asiatiche in scia alla chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Hong Kong guadagna l’1,4%, seguita da Shanghai e Shenzhen, in riapertura dopo la festività, rispettivamente a +0,4 e +0,2%. Giappone poco mosso con il Nikkei a +0,1% e il Topix a -0,1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,7%, l’S&P 500 a +0,4% e il Dow Jones a +0,1%.
Gli investitori stanno monitorando l’evoluzione dei rapporti commerciali tra Cina e Stati Uniti, in vista soprattutto di un possibile dialogo tra Trump e Xi Jinping che allenterebbe le tensioni dopo le recenti reciproche accuse.
Domenica, il principale consigliere economico del presidente Usa, Kevin Hassett, ha segnalato che la Casa Bianca si aspetta una chiamata con il leader cinese già questa settimana sebbene Pechino non abbia confermato alcun colloquio tra i due presidenti e gli Stati Uniti insistano per un contatto.
Occhi anche sui tentativi di pace con Russia e Ucraina che hanno concluso un secondo round di colloqui a Istanbul. Colloqui che non sono riusciti ad avvicinare le due parti alla fine della guerra ma hanno gettato le basi per un nuovo scambio di prigionieri.
Dall’agenda macro, l’indice Caixin Pmi manifatturiero della Cina a maggio scende a 48,3 punti, dopo i 50,4 punti rilevati ad aprile mentre il consensus indicava un valore di 50,7 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,143 mentre il cambio dollaro/yen sale a 142,9. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 64,8 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 62,7 dollari al barile.