Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 40.074 punti (+0,2%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Chiude sotto la pari l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%)
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,3%.
Gli investitori restano intenti a valutare l’impatto dei dazi sulle economie mondiali.
Nel frattempo, l’Ocse stima un rallentamento della crescita globale dal 3,3% nel 2024 al 2,9% sia nel 2025 che nel 2026.
Per l’area euro, l’organizzazione internazionale prevede un modesto rafforzamento della crescita dallo 0,8% nel 2024 all’1% nel 2025 e all’1,2% nel 2026.
Riguardo l’Italia, l’Ocse ha limato le previsioni, attendendosi che il Pil rallenti leggermente allo 0,6% nel 2025 per poi risalire allo 0,7% nel 2026, sottolineando che le politiche commerciali globali “dovrebbero frenare la crescita”. Il tasso di disoccupazione è stimato in calo dal 6,5% nel 2024 al 6,1% nel 2025 e 2026.
La crescita del Pil negli Stati Uniti dovrebbe scendere dal 2,8% nel 2024 all’1,6% nel 2025 e all’1,5% nel 2026.
Occhi anche sulla politica monetaria con i mercati che considerano oramai certo un taglio ai tassi da 25 punti base da parte della BCE negli annunci di giovedì, con almeno un’ulteriore riduzione attesa più avanti nel corso dell’anno.
Dall’agenda macro, a maggio i prezzi al consumo preliminari nell’Eurozona hanno rallentato su base mensile attestandosi sulla parità dopo il +0,6% di aprile. Su base annua, hanno riportato un +1,9%, inferiore rispetto al +2,2% del mese precedente e al +2% stimato. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un +2,3%, a fronte del +2,4% del consensus e del +2,7% del mese precedente.
Nella stessa area, ad aprile, il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,2%, in linea con le attese e al di sotto del 6,3% del mese precedente.
Oltreoceano, ad aprile gli ordinativi di fabbrica degli Stati Uniti hanno riportato un calo del 3,7% su base mensile, al di sotto delle attese (-3,0%) e dopo il +3,4% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,137, il dollaro/yen sale a 144,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,6%) a 65,7 dollari e il Wti (+1,7%) a 63,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 99 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Stmicroelectronics (+3,4%), Stellantis (+2,6%), Amplifon (+2,5%), Prysmian (+1,7%) mentre chiudono in coda Mediobanca (-3,0%), seguita da Generali (-2,1%), Poste Italiane (-1,5%), Snam (-1,3%).