Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura incerta di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,2% e lo 0,5%, precedute da Hong Kong (+0,7%); debole invece il Giappone con il Nikkei a -0,6% e il Topix a -0,9%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,2%, l’S&P 500 flat e il Nasdaq a +0,3%.
Gli investitori restano cauti in attesa degli annunci della Bce di oggi pomeriggio e dei dati occupazionali statunitensi in uscita domani.
Dati, questi ultimi, che potrebbero contribuire a modificare le aspettative dei mercati sulle prossime mosse della Fed. Al momento, prevale la previsione di due tagli da 25 punti base entro fine anno, in particolare a ottobre e dicembre, mentre la possibilità di un allentamento già a settembre aumentata dall’82 a oltre il 90%.
Restano monitorati anche gli sviluppi geopolitici con Trump che ha vietato i viaggi negli Stati Uniti da 12 Paesi per motivi di sicurezza nazionale e limitato l’ingresso dei cittadini di 7 Paesi. Inoltre, ha impedito i visti per gli studenti stranieri ad Harvard.
Dall’agenda macro, in Cina, a maggio, l’indice Caixin Pmi servizi è aumentato a 51,1 punti, sostanzialmente in linea alle attese (51 punti) dopo i 50,7 punti di aprile.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,141 mentre il cambio dollaro/yen sale a 143,1. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 64,9 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 62,7 dollari al barile.