Le borse europee chiudono perlopiù deboli mentre Wall Street procede poco mossa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in calo dello 0,35% in area 40.462 punti, sottotono come il DAX di Francoforte (-0,5%), il CAC 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre chiude sopra la parità l’Ibex 35 di Madrid (+0,15%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones cede lo 0,1%.
Persiste la cautela nel giorno del nuovo round di negoziati tra Cina e Stati Uniti, in attesa di segnali che i progressi raggiunti siano concreti e nella consapevolezza che l’impatto economico dei dazi non si è ancora manifestato appieno con molte questioni commerciali ancora irrisolte.
Ad alimentare le incertezze contribuiscono anche le parole di Trump in tema di politica monetaria, avendo affermato che arriverà “molto presto” la decisione sul prossimo presidente della Fed, aggiungendo che un buon presidente abbasserà i tassi di interesse.
Dall’agenda macro, i dati di aprile sulle scorte all’ingrosso negli Stati Uniti hanno evidenziato un incremento dello 0,2% su base mensile, a fronte della variazione nulla delle attese e del +0,3% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,142, mentre il dollaro/yen scende a 144,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 66,8 dollari e il Wti (+0,6%) a 65,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 92 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, guidano STM (+2,9%), Campari (+2,2%), Diasorin (+1,9%), Tenaris (+1,7%) mentre chiudono in coda Iveco (-2,5%), Generali (-2,1%), Hera (-1,7%), Ferrari (-1,2%).