Mercati – Partenza sottotono per il Vecchio Continente con Milano a -0,2%

Avvio sottotono per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 40.524 punti, sotto la parità anche il Dax di Francoforte (-0,4%) il Cac 40 di Parigi (-0,1%), flat il Ftse 100 di Londra, mentre resiste l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).

Il focus degli mercati è rivolto i colloqui commerciali di alto livello a Londra tra Cina e Stati Uniti.

Alti funzionari dell’amministrazione Trump, quali il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, e il Segretario al Commercio, Howard Lutnick, incontreranno il vicepremier cinese, He Lifeng, per discutere la riduzione dei dazi, i controlli alle esportazioni e più in generali sulle questioni bilaterali in ambito commerciale.

In vista dei colloqui, Pechino ha approvato alcune richieste di esportazione di terre rare mentre Boeing ha ripreso la spedizione di jet in Cina per la prima volta da inizio di aprile, a indicare una riapertura dei flussi commerciali.

Il tutto mentre in Cina a maggio i prezzi al consumo hanno registrato un -0,1% su base annuale, rispetto al -0,2% delle attese e in linea con il dato del mese precedente. I prezzi alla produzione sono scesi su base tendenziale del 3,3%, dopo il -2,7% di aprile e rispetto al -3,2% del consensus.

In Giappone, invece, il PIL del primo trimestre su base trimestrale è stato pari a 0%, in calo rispetto al precedente +0,6% (la previsione era -0,2%).

Attese nel pomeriggio dagli Stati Uniti le scorte all’ingrosso di aprile.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,142 mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,3. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,3%) a 66,3 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 64,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 95 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,50%. Il Tesoro ha annunciato che nell’asta di mercoledì 11 giugno offrirà 8,5 miliardi in BOT a 12 mesi.

Tornando a Piazza Affari, guida Diasorin (+0,8%) seguita da Amplifon e Unicredit (+0,6%) e Buzzi (+0,5%). In coda Leonardo (-1,2%), preceduta da Prysmian (-0,8%), Italgas (-0,7%) ed Hera (-0,6%).