Le borse europee chiudono perlopiù deboli mentre Wall Street positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni sostanzialmente invariato (-0,07%) in area 40.180 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre chiudono in ribasso l’Ibex 35 di Madrid (-0,85%), il CAC 40 di Parigi (-0,4%) e il DAX di Francoforte (-0,3%)
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,4%, il Nasdaq e lo S&P 500 entrambi lo 0,2%.
Trump ha annunciato su Truth un accordo tra Washington e Pechino che, tra le altre cose, dovrebbe sbloccare l’invio di terre rare e magneti da parte della Cina da un lato, e i visti per gli studenti cinesi nelle università americane dall’altro.
“Il nostro accordo con la Cina è stato concluso, è soggetto all’approvazione definitiva mia e del presidente Xi. Magneti completi e tutte le terre rare necessarie saranno forniti direttamente dalla Cina. Allo stesso modo, forniremo alla Cina ciò che è stato concordato e permetteremo che gli studenti cinesi utilizzino i nostri college e le nostre università (cosa che mi è sempre piaciuta!). Noi avremo dazi totali del 55%, la Cina del 10%. Il rapporto è ottimo!”, ha scritto suo social Truth il presidente degli Stati Uniti.
Focus inoltre sull’inflazione americana: a maggio l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una crescita dello 0,1% su base mensile, al di sotto del +0,2% delle attese e del mese precedente. Anno su anno il CPI ha registrato un +2,4%, rispetto al +2,5% delle previsioni e al +2,3% di aprile.
Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha registrato un +0,1% m/m, a fronte del +0,3% delle attese e del +0,2% di aprile. Anno su anno, l’inflazione core si è attestata al +2,8%, stabile rispetto al mese precedente e al di sotto del +2,9% delle attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,148, mentre il dollaro/yen scende a 144,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,3%) a 68,4 dollari e il Wti (+2,7%) a 66,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 93 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Azimut (+2,55%), A2a (+1,95%), Eni (+2,4%), Fineco (+1,7%) mentre chiudono in coda Nexi (-2,5%), Saipem (-2,1%), MPS (-1,4%), Stellantis (-1,3%).