Le borse europee migliorano leggermente a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib vira con un +0,1% a 40.265 punti, resistendo come il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%); rimane più arretrato l’Ibex35 di Madrid (-0,7%) pur riducendo la perdita.
Gli investitori restano cauti in vista soprattutto dell’inflazione statunitense in uscita oggi pomeriggio e che potrebbe condizionare le prossime mosse della Federal Reserve.
A proposito di Fed, un numero crescente di consiglieri, sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione Trump, sta spingendo per la nomina del Segretario al Tesoro Scott Bessent come prossimo presidente dell’istituto, in sostituzione di Powell, il cui mandato terminerà nel maggio 2026.
Allo stesso tempo i mercati sono in attesa dei dettagli sull’accordo raggiunto a Londra tra Stati Uniti e Cina. La Corte d’Appello Usa ha intanto lasciato invariati almeno fino al 31 luglio i dazi considerati illegali in primo grado da un tribunale federale.
Sul fronte macro, nel frattempo, si rileva che a maggio i prezzi alla produzione giapponesi sono calati dello 0,2% su base mensile, dopo il +0,3% del mese precedente. Su base annua, hanno riportato un incremento del 3,2%, rispetto al +3,5% delle attese e dopo il +4,1% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,144 e il cambio dollaro/yen a 145,0. Tra le materie prime, il petrolio resta poco mosso con il Brent (-0,1%) a 66,8 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 65,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette rispetto all’avvio di seduta a 93 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Azimut (+1,5%) all’indomani dei dati sulla raccolta di maggio, seguita da Prysmian (+1,3%) che ha completato l’acquisizione di Channell, e Stm (+1,2%). Resta in fondo Nexi (-1,8%), preceduta da Saipem (-1,2%) e Interpump (-0,6%).