Mercati – Chiusura perlopiù sottotono per le borse europee, Milano -0,6%

Le borse europee chiudono perlopiù deboli mentre Wall Street procede poco mossa dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in calo dello 0,6% in area 39.948 punti,  in ribasso come il DAX di Francoforte (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il CAC 40 di Parigi (-0,1%), mentre chiude sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Oltreoceano, lo S&P 500 guadagna lo 0,2%, il Nasdaq lo 0,1%, mentre il Dow Jones cede lo 0,1%.

Gli investitori restano intenti a valutare i dati macro al fine di individuare come i dazi stiano condizionando l’economia e potranno modificare la risposta delle banche centrali.

In particolare, oggi pomeriggio sono emersi nuovi segnali sull’inflazione statunitense con prezzi alla produzione di maggio che hanno accelerato, meno delle attese (+0,2%), a +0,1% mese su mese dal -0,2% di aprile (rivisto da -0,5%). Su base annua, l’indicatore è salito, come previsto, del 2,6%, oltre il +2,5% del mese precedente (rivisto da +2,4%).

Nel complesso, l’inflazione Usa è risultata contenuta il mese scorso, indicando come i dazi non abbiano ancora portato a un aumento dei prezzi per consumatori e imprese mentre alimentano l’aspettativa che la Fed abbia spazio di manovra per abbassare i tassi.

Al momento, le previsioni indicano che la banca centrale statunitense manterrà invariato il costo del denaro la prossima settimana, in attesa di vedere come le politiche di Trump influenzeranno l’economia. Nel frattempo, il presidente Usa ha avvertito che invierà lettere ai partner commerciali entro le prossime due settimane per comunicare nuove tariffe unilaterali, in vista della scadenza del 9 luglio.

Sempre oltreoceano, nella settimana al 7 giugno le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili rispetto alla settimana precedente (riviste da 247mila) a 248mila unità, a fronte delle 242mila unità previste dagli analisti.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,158, mentre il dollaro/yen scende a 143,6. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (0,0%) a 69,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 68,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 94 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,42%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Eni (+1,5%), Saipem (+1,2%), Hera (+1,1%), Amplifon (+1,0%) mentre chiudono in coda Brunello Cucinelli (-3,0%), Stellantis (-2,7%), Ferrari (-2,7%), Moncler (-2,5%).